La gioia della prima nascita, poi quella del primo involo. E infine la soddisfazione di vederle volare alte nel cielo, lontane dal pericolo, dalle mani avide dei bracconieri.
Angelo, volontario della Lipu in Sicilia, partecipa ogni anno, dal 2011, al campo di sorveglianza dei siti dove nidifica la rara aquila di Bonelli, una delle specie a più alto rischio di estinzione. Angelo è siciliano e questa terra la conosce bene. Alla Lipu, e alla natura, destina gran parte del proprio tempo libero, insieme a tanti altri volontari, ormai un centinaio, che da tre anni si dedicano a questa nobilissima causa. Volontari della Lipu ma anche di Ebn, Wwf, Fsn, Man e Cabs. In quattro parole: il Coordinamento tutela rapaci Sicilia.
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E’ anche e soprattutto grazie a loro che 60 giovani aquile di Bonelli, in questi anni, sono nate e involate in assoluta libertà. Grazie a centinaia di ore passate sul campo a camminare, osservare, registrare. Con l’ansia che chi vuol male alla natura arrivi prima di loro. Come successo l’anno scorso, con il furto ai nidi di due giovani esemplari, uno dei quali è deceduto mentre l’altro, per la gioia dei volontari, è riuscita, dopo le amorevoli cure del Centro recupero Lipu di Bosco Ficuzza, a rientrare nel nido e completare, con l’aiuto dei genitori, il suo debutto alla vita.
E quest’anno si riparte, ancora più in grande. I campi attivi saranno sei, per una copertura totale (o quasi) della popolazione di aquile del Bonelli. Pochi giorni fa l’apertura di cinque campi, mentre il sesto prenderà il via la prossima settimana. Parte dei volontari si occuperà anche della protezione del lanario, una specie molto perseguitata dai falconieri e che purtroppo rischia l’estinzione. Il tutto grazie anche al contributo della Sezione Lipu Uk. “Organizzare sei campi è stato particolarmente impegnativo – ci racconta Angelo – ed è stato possibile grazie al mitico Giovanni Lagrua, al sostegno delle associazioni del coordinamento e dei tanti volontari che ci consentiranno di coprire sei campi per 60 giorni consecutivi di attività nelle campagne siciliane”.
E allora arrivederci a maggio. Quando le nuove aquile saranno pronte per il volo. Quando la terra si avvicinerà un po’ di più al cielo e si realizzerà un altro frammento del sogno collettivo di un mondo in armonia con la natura.
Libere
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