A Laterza, in provincia di Taranto, c'è un posto speciale, una grande spaccatura nella terreno di roccia chiamata “gravina”. Questo posto è un vero e proprio canyon, baciato dal sole caldo della Puglia ed eroso dai venti che vengono dal mare. È qui che lo scorso mese di aprile, è arrivata dall'Africa una coppia di capovaccai che ha deciso di fare il nido in una cavità delle pareti di roccia.
La coppia di Capovaccaio a maggio ha deposto le uova e il 20 giugno, a sorpresa, è arrivata la buona notizia: un uovo si è schiuso, dando alla luce un “pullus”, un pulcino di Capovaccaio. Il piccolo è stato svezzato e accudito dai genitori, vigilato costantemente dai volontari Lipu e il 2 settembre ha spiccato il suo primo volo. Un evento speciale che aspettavamo dal 2003, anno dell'ultima nascita di Capovaccaio nell'Oasi.
Assistere al primo volo di un giovane Capovaccaio è una gioia difficile da descrivere.
Nell’Oasi Lipu di Gravina di Laterza il Capovaccaio può vivere e nidificare al riparo dai fucili dei bracconieri, anche grazie al lavoro costante dei nostri volontari. L'Oasi è impegnata nel difficile compito del ripopolamento dei capovaccai anche grazie alla speciale tecnica dell'hacking che lascia l'animale libero di volare nello splendido paesaggio della gravina fino al momento del rilascio vero e proprio. Proprio con questa tecnica nel 2006 è stata liberata Arianna, il “famoso” Capovaccaio tornato all'Oasi dopo 4 anni trascorsi tra il Mali e il Niger, a sud del Sahara.