“Le nuove proposte del Commissario Ue all’Agricoltura Phil Hogan per rivitalizzare le aree rurali e promuovere un’agricoltura sostenibile rischiano di essere del tutto inutili se non si cambia radicalmente la struttura della Pac (Politica agricola comune), che, per come è fatta oggi, impedisce il raggiungimento di tali nuovi obiettivi”.
Lo dichiara la Lipu-BirdLife Italia all’indomani della Conferenza europea sullo Sviluppo rurale che si è tenuta a Cork, in Irlanda. “La Dichiarazione di Cork, la seconda dopo la prima enunciata nel 1996, è piena di buone intenzioni ma ignora il problema principale - afferma Patrizia Rossi, responsabile Agricoltura della Lipu-BirdLife Italia – Ossia il fatto che gran parte dei sussidi della Pac mantiene gli agricoltori in un modello fallimentare di agricoltura, che distrugge la natura, minaccia la salute dei cittadini e spinge gli agricoltori fuori dal mercato. Piccoli aggiustamenti nella politica dello Sviluppo rurale non avranno alcun impatto a meno che la Pac non venga profondamente riformata”.
L’appello avanzato di recente da BirdLife International per una “Fitness Check” della Politica agricola comune (con un percorso simile a quello che prevede la valutazione dello stato di salute e dell’efficacia di una direttiva comunitaria) viene rilanciato oggi dalla Lipu-BirdLife Italia: “Una Fitness check sulla Pac – prosegue Patrizia Rossi - appare ancora più rilevante oggi visto che la seconda dichiarazione di Cork sullo Sviluppo rurale ha mostrato l’esistenza di un consenso all’interno della società civile e degli stakeholders a favore di una politica agricola fondata sulla sostenibilità”.
“Gli obiettivi dello sviluppo rurale non possono più essere relegati al secondo pilastro della Pac – conclude - ma devono diventare il cuore pulsante di una nuova Politica agricola e alimentare per l’Europa”.