“Paola Quartini ed Elvio Fichera, le guardie volontarie vittime dell’omicida, non facevano crociate personali. Erano persone di esperienza e si muovevano pienamente nell’ambito della legge. Non solo: erano in quel luogo e agivano su specifico mandato di un Magistrato, che certamente aveva valutato la situazione e le persone che aveva incaricato. Erano inoltre accompagnati da Carabinieri e Polizia Municipale proprio a garanzia dell’ordine pubblico e della loro incolumità, precauzione che purtroppo non è bastata”.
“Chiunque avanzi dubbi sulla legittimità di quell’azione, ed in generale dell’attività delle guardie volontarie, se ne assume la piena responsabilità”.
“Vogliamo augurarci che almeno in queste ore, per il doveroso ricordo delle persone la cui vita è stata immolata in nome della legalità, chi ha già detto troppo sappia riflettere in silenzio.”